Indagine sul costo dei conti correnti nel 2016

Novembre 2017
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L'indagine sull'onerosità dei conti correnti raccoglie informazioni analitiche sulle spese di gestione effettivamente sostenute dalle famiglie nel corso di un anno e documentate negli estratti conto di fine anno. L'indagine rileva per ciascun conto corrente gli oneri effettivi di gestione ripartiti tra spese fisse e variabili (cfr. nota metodologica); sono inoltre acquisite informazioni sulle commissioni applicate e sugli interessi connessi ad eventuali scoperti e affidamenti in conto corrente.

La rilevazione del 2017 è stata condotta su 13.036 conti correnti bancari e 1.040 conti correnti postali, selezionati a partire rispettivamente da 618 e 52 sportelli postali; il dato riferibile ai conti bancari include per la prima volta 836 conti on line non riferibili a sportelli. La numerosità degli sportelli bancari e postali è in linea con le precedenti edizioni.

Principali risultati

Nel 2016 la spesa media per la gestione di un conto corrente è cresciuta di circa 1,1 euro rispetto all'anno precedente e si è attestata a 77,6 euro; l'aumento del 2016 succede a una fase di progressiva riduzione, cominciata nel 2010 e proseguita sino al 2015, durante la quale la spesa è calata del 3,4 per cento annuo per una diminuzione complessiva di 14,6 euro (era pari a 91,1 euro nel 2010).

Tra le spese fisse si osserva un calo di 1,2 euro nella spesa per i canoni di base, pressoché bilanciata dal congiunto aumento dei canoni per le carte di credito e di debito; le spese variabili sono cresciute di 1,5 euro, riflettendo l'aumento delle commissioni unitarie; il numero totale di operazioni effettuate è lievemente diminuito (da 144 a 143 unità).

La spesa mediana è rimasta pressoché stabile e pari a 61,6 euro (61,1 nel 2015); lo scarto tra il primo e il terzo quartile, pari a 73,6 euro, ha continuato a diminuire (era pari a 74,5 e 77,2 euro rispettivamente nel 2015 e nel 2014).

Con riferimento agli oneri sulle aperture di credito in conto corrente, la spesa relativa alla messa a disposizione dei fondi è rimasta stabile e pari all'1,6 per cento del credito accordato. Le commissioni unitarie di istruttoria veloce (CIV), applicate sugli sconfinamenti, hanno registrato una diminuzione sia per i conti affidati (da 29,7 a 25,5 euro) sia per quelli non affidati (da 26,9 a 19,3 euro) accompagnata da una significativa riduzione dell'ammontare degli sconfinamenti; anche le CIV contrattuali hanno evidenziato una netta diminuzione tra il 2015 e il 2016.

La percentuale di clienti esentati dal pagamento di commissioni sugli affidamenti e gli scoperti di conto è rimasta stabile rispetto alla precedente indagine e pari al 39 per cento dei clienti affidati e al 77 per cento dei clienti non affidati; i clienti esentati tendono a sconfinare più raramente, per un minore importo e per una durata inferiore rispetto ai clienti non esentati; l'esenzione del pagamento della commissione non sembra essere compensata dal pagamento di più elevati interessi sulle somme prese in prestito.

I conti correnti bancari on line e quelli postali risultano significativamente meno costosi dei conti correnti bancari tradizionali e pari rispettivamente a 14,7 e 47,8 euro.

Testo della pubblicazione