N. 38 - L'economia della PugliaAggiornamento congiunturale

Nei primi nove mesi del 2019 l'economia pugliese ha continuato a crescere a ritmi contenuti, sostenuta dall'andamento dell'industria e dei servizi. L'evoluzione dell'attività economica sarà influenzata dagli sviluppi delle vicende che riguardano lo stabilimento ArcelorMittal di Taranto.

Nei primi nove mesi dell'anno il fatturato del settore industriale è ancora aumentato, soprattutto grazie alla dinamica dell'alimentare e del meccanico; il siderurgico ha registrato un calo dell'attività produttiva, risentendo dell'andamento negativo dei mesi estivi. La dinamica complessiva degli investimenti delle imprese industriali ha continuato a risultare lievemente positiva.

L'attività nel settore delle costruzioni ha mostrato segnali di stabilizzazione, dopo il calo del 2018: il recupero delle compravendite di abitazioni è ancora insufficiente a sospingere l'attività produttiva.

Nel settore terziario la crescita è stata modesta. Nel commercio è diminuito il numero delle imprese attive. I flussi turistici nei primi otto mesi dell'anno sono risultati ancora in aumento, soprattutto grazie alle presenze di visitatori stranieri, ed è cresciuto il numero di esercizi ricettivi e di ristorazione. È aumentato anche il traffico portuale e aeroportuale di merci e di persone.

Nella prima metà del 2019 l'occupazione è cresciuta con un'intensità lievemente inferiore rispetto al 2018; il numero di occupati rimane tuttavia ancora inferiore ai livelli pre-crisi. L'incremento ha riguardato soprattutto gli autonomi e solo in misura marginale i dipendenti, per i quali si è anche registrato un aumento del ricorso alla Cassa integrazione guadagni. Le assunzioni sono risultate superiori alle cessazioni per i contratti a termine e per quelli a tempo indeterminato.

Il credito in regione è leggermente aumentato, in linea con la dinamica del 2018. L'incremento dei finanziamenti alle famiglie, in particolare a sostegno della spesa per l'acquisto di beni di consumo, ha controbilanciato il lieve calo dei prestiti alle imprese, concentrato tra quelle di minore dimensione. È proseguita la fase di graduale miglioramento della qualità del credito. Dal lato della raccolta, i depositi hanno registrato un'ulteriore crescita.

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