N. 34 - L'economia del LazioAggiornamento congiunturale

Nella prima parte del 2019 i livelli di attività hanno proseguito a crescere in misura limitata e gli investimenti sono diminuiti. L'andamento è stato migliore per le imprese di maggiore dimensione.

Nell'industria, nonostante la forte crescita delle esportazioni trainata dal settore farmaceutico, il fatturato è aumentato a un ritmo contenuto, inferiore a quello registrato lo scorso anno. Il settore delle costruzioni non ha mostrato segnali di ripresa e le imprese che operano nel comparto delle opere pubbliche hanno registrato un'ulteriore flessione della produzione. Sul mercato immobiliare hanno proseguito a diminuire i prezzi degli immobili e ad aumentare le compravendite. Le imprese dei servizi hanno beneficiato dell'ulteriore espansione delle presenze turistiche e della spesa dei viaggiatori stranieri; è proseguita la crescita del numero di imprese attive soprattutto nei comparti dell'alloggio, ristorazione e attività immobiliari.

Nel mercato del lavoro l'occupazione si è espansa a un ritmo analogo a quello nazionale, tuttavia le ore lavorate sono rimaste sostanzialmente stazionarie. Gli occupati hanno ripreso a crescere nei servizi mentre sono risultati stabili nell'industria. Il tasso di disoccupazione è calato e le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni sono lievemente diminuite.

Nella prima parte dell'anno è proseguita la crescita dei prestiti a imprese e famiglie, risentendo degli effetti di rilevanti operazioni straordinarie di alcune grandi aziende dei servizi e dell'espansione del credito per consumi e acquisto di abitazioni delle famiglie.

La domanda di credito delle imprese ha ancora ristagnato per il calo della spesa per investimenti; la domanda di nuovi mutui delle famiglie si è ridimensionata rispetto allo scorso anno, mentre ha accelerato quella finalizzata al consumo rivolta alle banche. Le condizioni di accesso al credito per famiglie e imprese sono rimaste nel complesso distese, anche se emergono lievi segnali di irrigidimento nei criteri di concessione dei prestiti.

Il moderato incremento dei livelli di attività e le condizioni reddituali delle aziende stanno favorendo il miglioramento della qualità del credito. Le disponibilità liquide sono ancora aumentate per le famiglie; per queste ultime si è ampliata, tra i diversi strumenti finanziari in portafoglio, la quota dei titoli di Stato e delle obbligazioni diverse da quelle emesse dalle banche.

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