N. 39 - L'economia della BasilicataAggiornamento congiunturale

Nei primi nove mesi del 2016 la ripresa economica in Basilicata è proseguita a un ritmo modesto. L’attività del settore manifatturiero ha continuato a crescere: secondo il sondaggio della Banca d’Italia le imprese che hanno dichiarato un aumento del fatturato sono risultate più numerose di quelle che hanno riportato un calo. L’incremento delle vendite ha riguardato in particolare le imprese di maggiori dimensioni. È proseguita la crescita dell’automotive, al quale è attribuibile in larga parte l’espansione delle esportazioni regionali nei primi sei mesi dell’anno. In base alle previsioni delle imprese, la ripresa dovrebbe estendersi alla parte finale del 2016 e all’inizio del 2017. Pur in presenza di un andamento favorevole delle vendite, l’attività di accumulazione di capitale è risultata più debole rispetto a quanto le imprese avevano pianificato a inizio anno.

Il comparto estrattivo ha invece registrato un andamento negativo: la produzione di petrolio e gas si è ridotta marcatamente, risentendo delle vicende giudiziarie che, tra marzo e agosto scorsi, hanno comportato l’interruzione della produzione in Val d’Agri. Il settore delle costruzioni ha continuato a evidenziare segnali di debolezza: l’attività produttiva ha infatti beneficiato solo in parte della ripresa delle transazioni nel mercato residenziale. Nei servizi è proseguito il rafforzamento del comparto turistico: nei primi nove mesi dell’anno le presenze di turisti sono ulteriormente cresciute, sebbene a ritmi più contenuti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il mercato del lavoro ha beneficiato della ripresa in corso. Nel primo semestre dell’anno è proseguita la dinamica favorevole dell’occupazione avviatasi dalla metà del 2013. Gli occupati sono aumentati nell’agricoltura, nell’industria, nei servizi commerciali e in quelli connessi alle attività turistiche; nelle restanti attività dei servizi e nelle costruzioni sono diminuiti. È proseguito il calo del tasso di disoccupazione.

Il miglioramento della congiuntura si è progressivamente riflesso sulla dinamica degli aggregati creditizi. I prestiti sono lievemente aumentati, dopo aver ristagnato alla fine dello scorso anno. L’aumento è risultato più intenso per i finanziamenti alle famiglie. Anche la dinamica del credito alle imprese è migliorata rispetto alla fine del 2015, beneficiando soprattutto dell’incremento dei prestiti erogati al settore dei servizi. La qualità del credito ha evidenziato un miglioramento: sono diminuiti sia il tasso di ingresso in sofferenza sia quello di deterioramento, che include anche i prestiti caratterizzati da un minor grado di anomalia rispetto alle sofferenze. È proseguita la crescita dei depositi, sostenuta dalla dinamica dei conti correnti.

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