N. 7 - L'economia del Friuli-Venezia GiuliaAggiornamento congiunturale

Nei primi sei mesi del 2008 l'attività industriale in Friuli Venezia Giulia ha fortemente rallentato, a causa della negativa evoluzione della domanda rivolta alle imprese regionali: la decelerazione delle vendite in termini reali sui mercati esteri, iniziata nel secondo trimestre del 2007, è proseguita, a fronte di una diminuzione di quelle interne.
Le aspettative degli operatori economici non prefigurano per i prossimi mesi sostanziali variazioni nel quadro congiunturale. I programmi per il 2008 sugli investimenti fissi lordi formulati a inizio anno sono stati parzialmente rivisti al ribasso. Alla crescita del tasso di disoccupazione, passato dal 3,2 al 4,4 per cento, si è accompagnato un accresciuto ricorso alla Cassa integrazione guadagni, sia nella componente ordinaria, sia soprattutto in quella straordinaria, che ha raggiunto livelli storicamente elevati.
Nei dodici mesi terminanti a giugno del 2008 i prestiti bancari, al netto delle erogazioni alle società finanziarie e assicurative, hanno rallentato rispetto all'anno precedente: la minore crescita dei finanziamenti alle famiglie consumatrici ha riguardato sia i mutui, sia il credito al consumo, mentre i prestiti alle imprese hanno risentito dell'andamento della congiuntura regionale. La qualità del credito, misurata dalle nuove sofferenze rettificate in rapporto agli impieghi vivi di inizio periodo, si è mantenuta elevata, ma le posizioni con rate scadute o relative alla clientela in una situazione di temporanea difficoltà hanno registrato un sostenuto incremento.
La raccolta presso le famiglie consumatrici ha ulteriormente accelerato, con una crescita particolarmente accentuata per la componente obbligazionaria.

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