Bollettino economico BCE, n. 1 - 2023

Il Consiglio direttivo continuerà ad aumentare i tassi di interesse in misura significativa a un ritmo costante e a mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell'inflazione al suo obiettivo del 2 per cento nel medio termine. Pertanto, nella riunione del 2 febbraio 2023 il Consiglio ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE e prevede ulteriori incrementi. Alla luce delle spinte inflazionistiche di fondo, il Consiglio direttivo intende innalzare i tassi di interesse di altri 50 punti base nella prossima riunione di politica monetaria, a marzo, per poi valutare la successiva evoluzione della sua politica monetaria. Il mantenimento dei tassi di interesse su livelli restrittivi ponendo un freno alla domanda farà diminuire nel corso del tempo l'inflazione e metterà inoltre al riparo dal rischio di un duraturo spostamento verso l'alto delle aspettative di inflazione. In ogni caso, anche in futuro le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di riferimento saranno dipendenti dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale tali decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione.

Nella riunione del 2 febbraio il Consiglio direttivo ha inoltre deciso le modalità di riduzione delle consistenze dei titoli detenuti dall'Eurosistema nel quadro del programma di acquisto di attività (PAA). Come comunicato a dicembre, il ritmo di tale riduzione sarà pari in media a 15 miliardi di euro al mese dall'inizio di marzo sino alla fine di giugno 2023 e verrà poi determinato nel corso del tempo. I reinvestimenti parziali saranno condotti sostanzialmente in linea con la prassi attuale. In particolare, i restanti reinvestimenti verranno distribuiti in proporzione alla quota di rimborsi nelle singole componenti del PAA e, nel quadro del programma di acquisto di attività del settore pubblico (Public Sector Purchase Programme, PSPP), in proporzione alla quota di rimborsi per ogni paese e per i vari emittenti nazionali e sovranazionali. Nell'ambito degli acquisti di obbligazioni societarie da parte dell'Eurosistema, i restanti reinvestimenti saranno orientati maggiormente verso emittenti con prestazioni migliori sotto il profilo climatico. Fatto salvo l'obiettivo della BCE della stabilità dei prezzi, tale approccio sosterrà la graduale decarbonizzazione delle obbligazioni societarie detenute dall'Eurosistema, in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.

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