Bollettino economico BCE, n. 2 - 2021

Nonostante le attese di un miglioramento della situazione economica complessiva nel corso del 2021, l'incertezza continua a caratterizzare le prospettive economiche a breve termine, in particolare per quanto riguarda la dinamica della pandemia di coronavirus (COVID-19) e la rapidità delle campagne vaccinali. La ripresa della domanda a livello mondiale e le ulteriori misure di bilancio sostengono l'attività mondiale e dell'area dell'euro. Tuttavia, i tassi persistentemente elevati dei contagi, la diffusione delle varianti del virus, nonché l'estensione e l'inasprimento delle misure di contenimento che ne conseguono gravano sull'attività economica dell'area dell'euro nel breve periodo. In prospettiva, le campagne vaccinali in corso, unitamente al graduale allentamento previsto per le misure di contenimento, alimentano le attese di un deciso recupero dell'attività economica durante il 2021. L'inflazione è aumentata negli ultimi mesi principalmente in ragione di alcuni fattori transitori e dell'incremento della componente energetica. Al tempo stesso, le pressioni di fondo sui prezzi si mantengono contenute, in un contesto di debolezza della domanda e di significativa capacità inutilizzata nei mercati del lavoro e dei beni e servizi. Pur prevedendo un aumento graduale delle spinte inflazionistiche di fondo, le ultime proiezioni degli esperti confermano prospettive di inflazione a medio termine sostanzialmente invariate rispetto all'esercizio previsivo condotto a dicembre 2020 e inferiori all'obiettivo di inflazione perseguito dal Consiglio direttivo.

In tale situazione rimane essenziale preservare condizioni di finanziamento favorevoli nel periodo della pandemia. Il Consiglio direttivo valuta le condizioni di finanziamento esaminando un insieme olistico e multiforme di indicatori, che interessano l'intero meccanismo di trasmissione della politica monetaria: dai tassi di interesse privi di rischio e i rendimenti dei titoli sovrani, ai rendimenti delle obbligazioni societarie, alle condizioni del credito bancario. I tassi di interesse di mercato hanno registrato un incremento a partire dall'inizio dell'anno, ponendo rischi per le condizioni di finanziamento nel loro complesso. Le banche ricorrono ai tassi di interesse privi di rischio e ai rendimenti dei titoli sovrani come principale riferimento per la determinazione delle condizioni di erogazione del credito. Se considerevole e persistente, l'aumento dei tassi di interesse di mercato, ove non contrastato, potrebbe tradursi in un inasprimento prematuro delle condizioni di finanziamento per tutti i settori dell'economia. Un tale sviluppo sarebbe indesiderato in un momento in cui resta ancora necessario preservare condizioni di finanziamento favorevoli per ridurre l'incertezza e rafforzare la fiducia, sostenendo così l'attività economica e salvaguardando la stabilità dei prezzi nel medio termine. In questo contesto, e sulla base di una valutazione congiunta delle condizioni di finanziamento e delle prospettive di inflazione, il Consiglio direttivo si attende che nel prossimo trimestre gli acquisti nell'ambito del programma di acquisto per l'emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP) siano condotti a un ritmo significativamente più elevato rispetto ai primi mesi di quest'anno.

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