L'11 giugno 2024 si è tenuto presso la Sala Convegni della Sede di Milano un incontro per presentare la Quarta Indagine Fintech condotta dalla Banca d'Italia.
All'evento, organizzato dalla Divisione Fintech Milano e dal Servizio Rapporti Istituzionali di Vigilanza, hanno partecipato esponenti dell'industria finanziaria, rappresentanti dell'accademia e delle associazioni di categoria degli intermediari e delle Fintech, professionisti di studi legali e società di consulenza operanti in Italia, oltre a rappresentanti della Banca d'Italia, della Consob, del MEF e dell'OAM.
I lavori sono stati aperti dal dott. Giorgio Gobbi, Direttore della Sede di Milano, che ha sottolineato l'importanza di indagare il fenomeno Fintech con riguardo agli effetti sull'efficienza e sulla crescita economica; la Capo del Servizio Rapporti Istituzionali di Vigilanza, dott.ssa Maria Giacona, ha poi illustrato la prospettiva di vigilanza, alla luce dei nuovi rischi derivanti dall'evoluzione della tecnologia e dei modelli di business degli intermediari.
È seguita, a cura dei colleghi del Dipartimento Vigilanza, la presentazione delle principali evidenze emerse dall';Indagine in termini di investimenti programmati e ricavi attesi, di tecnologie e comparti, nonché di impatti dei progetti innovativi sulle strategie e sui rischi a cui sono esposti gli intermediari; due focus specifici, curati dalla Sede di Milano e dall'Unità Supervisione e Normativa Antiriciclaggio, hanno approfondito i progetti basati su DLT e sulla tokenizzazione degli asset e l'utilizzo del digitale per il contrasto al riciclaggio.
La Divisione Fintech Milano ha quindi coordinato due tavole rotonde in cui esponenti dell'accademia, dell'industria e delle associazioni di categoria si sono confrontati sui temi della governance dei progetti Fintech nei diversi stadi del loro ciclo di vita, e delle collaborazioni e acquisizioni che coinvolgono gli operatori, anche per affrontare le sfide poste delle Big Tech.
I lavori sono stati conclusi dal dott. Giorgio Gobbi che ha rimarcato l'importanza della partecipazione attiva dei diversi attori del sistema al confronto dialettico per favorire uno sviluppo dell'innovazione attento sia alle opportunità che ai rischi.