Bollettino Economico n. 3, luglio 2016

In Italia la ripresa prosegue a ritmi più moderati

Nel nostro paese la ripresa continua con gradualità, sospinta dalla domanda interna. Gli indicatori congiunturali suggeriscono tuttavia che nel secondo trimestre il PIL, come nel complesso dell’area dell’euro, sarebbe aumentato a un tasso inferiore rispetto a quello del periodo precedente. L’incertezza sul quadro internazionale resta un fattore rilevante nel trattenere le imprese dal procedere con maggiore decisione all’accumulazione di capitale.

La Brexit ha effetti finora limitati…

L’incertezza che scaturisce dall’esito del referendum nel Regno Unito è un rischio per l’economia globale. Gli effetti sul quadro macroeconomico italiano sono ancora difficili da valutare. Le ricadute dei movimenti nei mercati valutari e finanziari osservati finora sono trascurabili; l’impatto attraverso l’interscambio commerciale con il Regno Unito sarebbe contenuto. Considerando anche le informazioni più recenti, la crescita in Italia potrebbe collocarsi poco sotto l’1 per cento quest’anno e attorno all’1 il prossimo.

…ma i rischi vanno contrastati

I rischi per l’economia italiana ed europea potrebbero aumentare se si diffondessero tensioni sui mercati finanziari, se emergessero difficoltà per il sistema bancario o se la fiducia delle imprese e delle famiglie dovesse essere significativamente intaccata. Questi rischi possono essere contrastati da una decisa risposta delle politiche monetarie, macroprudenziali e di bilancio e dal successo delle autorità europee nel dissolvere i timori sulla coesione dell’Unione.