La Banca d'Italia fu istituita nel 1893 nell'ambito di una riorganizzazione complessiva degli istituti di emissione. Nel 1926 divenne l'unico istituto autorizzato a emettere banconote e le furono assegnati poteri di vigilanza sulle altre banche, successivamente ampliati e potenziati con la legge bancaria del 1936. Questa legge riconobbe la Banca come istituto di diritto pubblico e costituì il principale riferimento normativo per il sistema bancario italiano fino al 1993, quando venne adottato il vigente Testo Unico in materia bancaria e creditizia.

Un momento decisivo nella storia della Banca fu la manovra di stabilizzazione della lira del 1947, che pose fine all'inflazione postbellica e creò le condizioni monetarie per il "miracolo economico" degli anni Cinquanta. Nella Costituzione del 1948 venne inoltre sancito il principio della tutela del risparmio.

Dopo gli shock che negli anni Settanta hanno scosso il sistema monetario internazionale e la lira, il processo di disinflazione è stato favorito in Italia da una più decisa tutela giuridica dell'autonomia della banca centrale. La riconquistata stabilità della lira e l'avvio del riequilibrio della finanza pubblica hanno consentito all'Italia, nel rispetto dei criteri indicati dal Trattato di Maastricht (1992), di far parte del primo gruppo di paesi che nel 1999 hanno adottato l'euro come propria moneta; le banconote e le monete in euro hanno cominciato a circolare nel 2002.

La storia della Banca d'Italia, risultato di una articolata evoluzione, ha accompagnato il Paese nelle sue trasformazioni e può essere organizzata in cinque fasi:

Carlo Maria Cipolla, nella prefazione ai primi volumi della Collana storica della Banca d'Italia, invita a riflettere sull'identità e le funzioni di una banca centrale in divenire: "Le origini della banca si perdono nella notte dei tempi. Non così quelle delle banche centrali. La loro storia si condensa tutta negli ultimi tre secoli dell'età moderno-contemporanea. […] Perché la Banca centrale non nacque come istituzione compiuta e definita come la si conosce noi oggi. La Banca centrale è un organismo che si sviluppò nel corso del tempo acquisendo progressivamente funzioni, compiti e fisionomia nuovi e sempre più complessi, instaurando relazioni via via più intricate e delicate col resto del sistema bancario e finanziario, con il potere politico, con il sistema economico in genere".

Le ricerche promosse dalla Banca d'Italia sulla storia monetaria e finanziaria nazionale sono confluite nella Collana storica della Banca d'Italia. Una sintesi di esse si trova in: F. Cotula, M. de Cecco e G. Toniolo (a cura di), La Banca d'Italia. Sintesi della ricerca storica 1893-1960, Laterza, Roma-Bari, 2003.

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