Codice etico per il personale della Banca d'Italia

Il Codice etico per il personale, approvato il 26 ottobre 2010 dal Consiglio Superiore, enuncia i principi generali cui i dipendenti si attengono nello svolgimento delle proprie funzioni, in relazione alla natura pubblica dell'Istituto e alla rilevanza degli interessi ad esso affidati.

Le disposizioni del Codice etico sono uno strumento di orientamento dei comportamenti individuali.

Il Codice enuncia principi in materia di indipendenza e imparzialità, conflitto d'interessi, riservatezza, continuazione dei doveri dopo la cessazione del rapporto di impiego.

Nel dicembre 2016 la Banca, anche in linea con i più recenti orientamenti della BCE, ha ritenuto di rafforzare la propria posizione sul tema dell'accettazione di doni e altre utilità, spostando la relativa disciplina dal Codice etico al Regolamento del Personale, che contiene norme giuridiche la cui violazione può essere sanzionata disciplinarmente.

La nuova disciplina è inoltre più vincolante: l'importo massimo dei doni che possono essere accettati si riduce da 200 a 50 euro. Inoltre, è previsto il divieto assoluto di accettare liberalità offerte dalle istituzioni creditizie/finanziarie in occasione di ispezioni e di interventi revisionali.

È stata contestualmente abrogata la previsione del Codice etico per evitare incongruenze tra la precedente e la nuova disciplina.

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