Sfruttando le informazioni sulle attivazioni e cessazioni di contratti di lavoro avvenute in Italia nel periodo tra il 2010 e il 2018, lo studio esamina la relazione causale tra creazione e distruzione di posti di lavoro e flussi di migrazione interna dei lavoratori.
La creazione di occupazione ha un forte impatto sull'immigrazione, mentre la sua distruzione ha un effetto più limitato sull'emigrazione. Inoltre, variazioni positive della domanda portano a flussi migratori in entrata anche da aree remote, mentre quelle negative determinano uscite principalmente verso aree limitrofe. L'aumento dell'immigrazione si realizza attraverso modifiche nelle scelte di destinazione dei migranti, piuttosto che attraverso una maggiore propensione a migrare.