Il lavoro propone un nuovo indicatore per misurare, su un orizzonte trimestrale, la quota di giornate con temperature inaspettatamente molto calde o fredde a livello locale. L'indicatore, calcolato per ogni singola contea degli Stati Uniti e poi aggregato a livello di paese, è utilizzato per stimare gli effetti macroeconomici di temperature estreme sul PIL, sui prezzi al consumo e sui tassi di interesse, con particolare attenzione alla reazione della banca centrale.
Il manifestarsi inatteso di temperature estremamente calde o fredde ha un effetto negativo sul PIL, dovuto principalmente a un calo degli investimenti privati e degli acquisti di beni durevoli. Le temperature estreme si associano anche a una diminuzione dei prezzi al consumo, compatibile con un calo della domanda aggregata. La conseguente riduzione dei tassi di interesse sui titoli di Stato a breve e a lungo termine indica, inoltre, una reazione espansiva della banca centrale.