Il lavoro utilizza un modello a fattori, applicato ai contratti swap e alle opzioni sull'inflazione con diverse scadenze, per studiare l'inflazione attesa e il premio per il rischio di inflazione nell’area dell'euro. Rispetto alla letteratura esistente, nel modello si introduce l’ipotesi che sia l’inflazione a lungo termine sia la sua volatilità siano variabili nel tempo e si àncora la stima dell’inflazione attesa alle previsioni basate sui sondaggi condotti dalla BCE.
L'inflazione attesa nel medio termine aggiustata per il rischio è stata vicina all'obiettivo della BCE dal 2010 a metà 2014; successivamente ha mostrato una diminuzione, contenuta dalla politica monetaria non convenzionale, toccando un minimo allo scoppio della pandemia; da metà 2021 è aumentata, portandosi poco sopra il 2 per cento a fine anno. Il premio per il rischio di inflazione a medio termine è stato positivo fino al 2014, negativo dal 2015, pressoché nullo verso fine 2021.