Il lavoro valuta l'efficacia di strategie di politica monetaria alternative a quella di inflation targeting (IT), in un contesto come quello attuale in cui il tasso di interesse naturale è basso ("new normal") ed è relativamente elevata la probabilità che il tasso di policy raggiunga il proprio limite inferiore (effective lower bound, ELB). Si utilizza un modello neo-keynesiano calibrato per l'area dell'euro, ipotizzando che l'economia sia colpita da shock di domanda e di offerta.
Le strategie che consentono di compensare scostamenti negativi persistenti dell'inflazione dall'obiettivo con scostamenti di segno opposto (price level targeting e average inflation targeting) sono più efficaci rispetto a IT nello stabilizzare le condizioni macroeconomiche e nel ridurre la probabilità di raggiungere l'ELB. A fronte di shock deflattivi l'efficacia di tali strategie presuppone l'impegno della banca centrale a mantenere i tassi di policy bassi per un periodo di tempo più prolungato.
Pubblicato nel 2021 in: Journal of Macroeconomics, v. 70.
