N. 1257 - Produttività del lavoro e ripresa senza crescita dei salari

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di Antonio M. Conti, Elisa Guglielminetti e Marianna Riggidicembre 2019

Dopo la crisi finanziaria globale la reazione dei salari a variazioni dell'occupazione nell'area dell'euro è stata inferiore a quanto osservato in precedenza. Questo lavoro propone una spiegazione basata su un cambiamento nella risposta della produttività del lavoro (output per occupato) a un aumento dell'occupazione - da nulla prima della crisi a negativa successivamente - determinato a sua volta dalla maggiore durata della fase ciclica.

Un modello teorico suggerisce che l'incentivo delle imprese a modificare il margine intensivo del lavoro in luogo del numero degli occupati (labour hoarding) è tanto minore quanto maggiore è la durata della fase ciclica. Il profilo della produttività, prociclico a fronte di variazioni transitorie della domanda, diviene quindi controciclico quando gli shock di domanda sono persistenti, frenando la reazione dei salari all'occupazione. L'analisi empirica corrobora i risultati del modello teorico.

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