Le imprese quotate sono mediamente in grado di ottenere finanziamenti a costi minori rispetto a quelle non quotate, per il maggiore potere di contrattazione e la più elevata trasparenza nei confronti dei finanziatori esterni. Il lavoro verifica se questi vantaggi di costo dipendano dalle condizioni del mercato azionario. L'analisi utilizza un campione di prestiti sindacati concessi a imprese quotate e non quotate europee tra il 2004 e il 2016.
I risultati indicano che la differenza di costo dei prestiti a favore delle imprese quotate si riduce all'aumentare dell'instabilità finanziaria, misurata con l'indice VSTOXX. L'effetto può essere spiegato dal fatto che un peggioramento delle condizioni del mercato azionario indebolisce il potere di contrattazione delle imprese quotate e aumenta il costo della raccolta di informazioni sul loro merito di credito.
