Lo studio analizza gli effetti sul benessere dei consumatori dell'attività di consulenza svolta dalle banche nella scelta tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile. Attraverso un modello strutturale stimato per l'Italia, si valuta se l'attività di consulenza abbia esiti diversi nel caso di clienti con diverso grado di sofisticazione finanziaria.
L'analisi mostra che l'attività di consulenza ha effetti differenziati sul welfare a seconda del grado di sofisticazione finanziaria della clientela. La consulenza, ancorché a volte non finalizzata a massimizzare i benefici per i clienti, fornisce comunque informazioni utili a quelli meno sofisticati, più esposti al rischio di prendere decisioni finanziaria non corrette. Su questa fascia di clientela una campagna di educazione finanziaria che consentisse di accrescerne le competenze avrebbe effetti di welfare significativi.
Pubblicato nel 2022 in: Journal of Financial Economics, v.143, 3, pp. 1209-1226
