Il lavoro utilizza un modello stimato per l'area dell'euro per valutare la trasmissione delle fluttuazioni del tasso di cambio all'inflazione (exchange rate pass-through, ERPT). L'ERPT è reso incompleto dalla presenza di politiche di discriminazione di prezzo da parte delle imprese e di servizi di distribuzione dei beni importati. Quest'ultima ipotesi permette di distinguere l'impatto di variazioni del tasso di cambio sui prezzi all'importazione da quello sui prezzi al consumo.
L'ERPT è elevato, soprattutto in corrispondenza di variazioni esogene del tasso di cambio o indotte da modifiche nei tassi ufficiali da parte della banca centrale. Uno shock di domanda positivo si riflette in un apprezzamento dell'euro e in una maggiore inflazione interna; quanto meno la banca centrale contrasta gli effetti positivi sull'economia indotti da tale shock, tanto più le variazioni del tasso di cambio si trasmettono ai prezzi al consumo.