N. 1152 - Flussi finanziari internazionali e assunzione di rischio sul mercato dei capitali

Go to the english version Cerca nel sito

di Pietro Cova e Filippo Natolidicembre 2017

Il forte aumento degli acquisti di titoli statunitensi sui mercati internazionali, verificatosi dalla seconda metà degli anni novanta, ha determinato un afflusso di liquidità sui mercati finanziari statunitensi, che avrebbe favorito l'emergere della bolla immobiliare, annoverata fra le cause della crisi finanziaria del 2007-8. La letteratura ha individuato due principali determinanti di quell'aumento: da un lato, la crescita del risparmio dei paesi asiatici e dei principali produttori di petrolio, indirizzata prevalentemente verso titoli di Stato statunitensi (c.d. Global Saving Glut, GSG); dall'altro, l'incremento della raccolta e degli investimenti sui mercati statunitensi da parte del sistema bancario internazionale, principalmente rivolto a obbligazioni corporate e titoli strutturati, alla ricerca di migliori rendimenti e diversificazione del rischio (c.d. Global Banking Glut, GBG).

Le analisi presenti in letteratura tendono a privilegiare ora l'uno, ora l'altro fattore: tuttavia, la GSG e la GBG non sono necessariamente alternative. In questo lavoro si mostra come, tra la prima metà degli anni novanta e la fine del 2007, entrambe le tipologie di afflussi di capitale abbiano contribuito a creare condizioni di finanziamento che hanno favorito non soltanto un calo dei tassi d'interesse sui titoli obbligazionari, ma anche un aumento della propensione al rischio degli investitori. Quest'ultimo effetto traspare sia dall'impatto negativo degli investimenti esteri sul differenziale tra i rendimenti delle obbligazioni di società non finanziarie e quelli dei titoli di Stato (spread creditizio), sia dalla riduzione della volatilità sui mercati azionari e obbligazionari. Si mostra, inoltre, come i flussi di tipo GBG siano stati influenzati positivamente da quelli di tipo GSG e abbiano favorito un'espansione della leva finanziaria del sistema bancario statunitense, oltre che una crescita dell'indebitamento delle famiglie e dei prezzi delle abitazioni.

Pubblicato nel 2020 in: Journal of International Money and Finance, v, 102

Testo della pubblicazione