N. 1118 - Il network interbancario nella crisi finanziaria globale: un'analisi empirica del mercato italiano

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di Massimiliano Affinito e Alberto Franco Pozzologiugno 2017

La crisi finanziaria globale ha evidenziato la complessa natura dell’interconnessione tra le istituzioni finanziarie: da un lato, essa comporta il rischio che il fallimento di una banca determini una crisi sistemica attraverso il contagio; dall’altro, consente una trasmissione più efficace degli impulsi della politica monetaria e rende le istituzioni finanziarie più capaci di assorbire shock idiosincratici.

Il lavoro analizza l’evoluzione del grado di interconnessione del mercato interbancario italiano durante la crisi avvalendosi di strumenti elaborati dall’analisi delle reti. In particolare, stima l’indice di eigenvector centrality, un indicatore di centralità di ogni singola banca nella rete interbancaria che tiene conto sia del numero e della dimensione dei collegamenti interbancari sia della centralità delle controparti.

I risultati mostrano che il fallimento di Lehman Brothers si è associato a una forte diminuzione delle interconnessioni all’interno del sistema interbancario italiano, poi progressivamente ricostituite dalla fine del 2008. Vi è inoltre una correlazione positiva tra le politiche dell’Eurosistema e l’intensità dei collegamenti all’interno del sistema interbancario.

L’evoluzione della centralità delle banche varia con il grado di interconnessione iniziale e altre caratteristiche bancarie specifiche, come dimensione, capitalizzazione, struttura di finanziamento e affiliazione a gruppi multinazionali. Complessivamente, dopo la crisi finanziaria globale è aumentato il grado di interconnessione interbancaria a breve termine (overnight) ed è diminuito quello a scadenze più lunghe.