N. 571 - Produzione o consumo? Cosa spiega la concentrazione degli individui più istruiti nelle città?

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di Guido de Blasiogennaio 2006

Gli individui con titoli di studio più elevati si concentrano nelle aree urbane più grandi. La percentuale di laureati sulla popolazione con almeno 20 anni di età è pari al 13,5 per cento nei tredici comuni italiani con più di 250.000 abitanti, a fronte di una media nazionale del 7,6 per cento; nei due principali centri urbani, Roma e Milano, la quota è rispettivamente pari al 15,2 e al 16,7 per cento.

Per spiegare la concentrazione di capitale umano nelle città, la teoria economica individua due tipi di motivazioni. In primo luogo, per gli individui con livelli di istruzione più elevati vi sarebbero vantaggi legati all’attività lavorativa, in termini sia di salari sia di benefici non monetari. In secondo luogo vi sono benefici connessi con i consumi, poiché nelle aree metropolitane vi è una maggiore offerta di beni e servizi di tipo culturale, maggiormente apprezzati da chi possiede titoli di studio più elevati.

Il lavoro studia la rilevanza per il caso italiano dei benefici legati sia alla produzione sia ai consumi. A tal fine sono utilizzate le informazioni dell’indagine I bilanci delle famiglie italiane condotta dalla Banca d’Italia. I risultati ottenuti suggeriscono che:

  •  in contrasto con l’esperienza di altri paesi industrializzati, come ad esempio gli Stati Uniti, a fronte di costi per l’abitazione sostanzialmente più elevati, i lavoratori italiani con più elevata istruzione e residenti nelle città di dimensione maggiore non beneficiano di premi salariali significativi rispetto a quelli che risiedono nelle altre aree;
  • vi è scarsa evidenza empirica circa l’esistenza di benefici di natura non monetaria legati alla sfera produttiva. Nelle città la durata dei rapporti di lavoro e la soddisfazione dei lavoratori riguardo all’attività svolta non appaiono superiori a quanto riscontrato nelle altre località;
  • vi sono vantaggi legati all’attività di consumo. L’esistenza di servizi pubblici locali, come quelli scolastici e sanitari, e la disponibilità di servizi di tipo culturale, come cinema, teatri e musei, determinano una più elevata qualità della vita per i lavoratori più istruiti residenti nelle aree urbane.