Il lavoro utilizza un modello vettoriale autoregressivo strutturale (SVAR) per analizzare congiuntamente le politiche fiscale e monetaria condotte negli Stati Uniti dal dopoguerra, al fine di valutarne l’efficacia relativa e il contributo alle fluttuazioni economiche.
L’indicatore di politica monetaria è il tasso di interesse sui federal funds. Le variabili di politica fiscale utilizzate sono: l’avanzo primario (surplus del bilancio federale al netto della spesa per interessi sul debito pubblico) in rapporto al PIL; le entrate fiscali al netto dei trasferimenti; la spesa pubblica. La metodologia SVAR consente di identificare contemporaneamente shock di politica monetaria e di politica fiscale.
Dall’analisi emerge come le componenti inattese della politica monetaria e di quella fiscale abbiano avuto effetti contenuti sull’attività economica e sull’inflazione. In particolare, appaiono molto ridotti gli effetti di shock alle entrate fiscali e alla spesa pubblica. I risultati relativi alla politica monetaria sono in linea con le precedenti analisi disponibili in letteratura. Le componenti inattese della politica fiscale e di quella monetaria non sembrano quindi essere una fonte dominante di fluttuazioni economiche.
Il lavoro prova anche ad analizzare isolatamente la politica monetaria, utilizzando una versione semplificata del modello, che esclude ogni variabile fiscale. Ne emerge tuttavia che, per valutare quantitativamente l’effetto della politica monetaria, è necessario introdurre nel modello variabili di politica fiscale e identificarne gli shock relativi. Le differenze tra il modello di sola politica monetaria e quello che comprende variabili di politica fiscale sono statisticamente significative.
N. 425 - Una valutazione degli effetti della politica fiscale e della politica monetaria
Testo della pubblicazione
- N. 425 - Una valutazione degli effetti della politica fiscale e della politica monetaria (solo in inglese) pdf 321.3 KB Data pubblicazione: 02 novembre 2001