N. 404 - Gli effetti delle concentrazioni bancarie e dell’ingresso di nuovi concorrenti sul credito alle piccole imprese

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di Emilia Bonaccorsi di Patti e Giorgio Gobbigiugno 2001

Nel decennio scorso i sistemi bancari dei principali paesi industriali sono stati interessati da profondi cambiamenti strutturali, determinati dalla deregolamentazione e dalla innovazione tecnologica. Il vasto processo di concentrazione che ha interessato il settore finanziario ha determinato la scomparsa di numerose banche di piccole dimensioni. La rimozione dei vincoli territoriali all’operatività degli intermediari ha portato all’ingresso di nuovi concorrenti nei mercati locali.

Questi cambiamenti possono aver avuto ripercussioni sulla disponibilità di credito per le piccole e medie imprese, per le quali assumono grande rilevanza la stabilità delle relazioni di clientela che si instaurano nei mercati locali con le banche di minori dimensioni.

Studi recenti relativi agli Stati Uniti hanno messo in luce che in alcuni casi le banche coinvolte in operazioni di concentrazione riducono la quota di credito erogato alle piccole imprese. Precedenti analisi hanno riscontrato anche in Italia una diminuzione della quota di prestiti alle piccole imprese da parte degli intermediari interessati da operazioni di fusione e acquisizione.

Questo lavoro studia gli effetti dei cambiamenti strutturali, in particolare delle operazioni di concentrazione tra banche, sulla disponibilità di credito per le piccole e medie imprese in Italia. Vengono analizzati gli anni tra il 1990 e il 1998, utilizzando dati a livello provinciale.

Nel periodo considerato le fusioni e le incorporazioni hanno ridotto la crescita del credito concesso a tutte le categorie di imprese. Tale fenomeno sarebbe da attribuire a un generale miglioramento della qualità del credito, avvenuto attraverso una riclassificazione dei prestiti con conseguente passaggio in sofferenza di una quota significativa di debitori di “cattiva qualità”. In seguito alle fusioni le banche avrebbero adottato criteri più selettivi nella valutazione del credito.

L’ingresso di nuove banche nei mercati locali del credito tende a essere associato a criteri di erogazione più rigorosi anche per effetto dell’accresciuta concorrenza, che spinge le banche a migliorare la qualità dell’attivo.

Pubblicato nel 2001 in: Journal of Banking and Finance, v. 25, 12, pp. 2209-2237