N. 377 - The Italian Business Cycle: Coincident and Leading Indicators and Some Stylized Facts

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di F. Altissimo, D. J. Marchetti e G. P. Onetoottobre 2000

Nella misurazione e previsione delle fluttuazioni cicliche dell’attività produttiva, un ruolo importante è svolto da indicatori sintetici che – combinando la pluralità delle informazioni disponibili sull’evoluzione congiunturale – consentono di descrivere l’andamento del ciclo e cercano di coglierne con un certo anticipo i segnali di inversione.

La Banca d’Italia e l’ISAE hanno di recente elaborato, nell’ambito di un progetto di ricerca comune, due nuovi indicatori mensili del ciclo dell’economia italiana: quello coincidente cerca di individuare l’evoluzione del momento; quello anticipatore mira a prevederne la dinamica a breve termine e, in particolare, le inversioni di tendenza.

Valutando la correlazione tra le componenti cicliche delle diverse serie analizzate e utilizzando anche l’analisi dei punti di svolta, tra quasi 200 variabili sono state selezionate quelle che presentano un andamento maggiormente in sintonia con tre serie di riferimento:

  • il prodotto interno lordo
  • l’indice della produzione industriale
  • l’indicatore composito coincidente elaborato dall’Isco negli anni settanta.

Il presupposto è che sebbene il ciclo non sia identificabile con nessuna singola serie, esso debba in ogni caso essere altamente correlato con tutte e tre.

L’analisi dell’indicatore coincidente ha fornito gli elementi necessari a una revisione della cronologia del ciclo aggregato a partire dall’inizio degli anni settanta. Al susseguirsi di cicli brevi, ma di ampiezza pronunciata, nel corso degli anni settanta, si contrappone un unico movimento ciclico nel decennio successivo, che ha registrato una delle espansioni più lunghe del dopoguerra. Dai primi anni novanta emerge, invece, una nuova sequenza di periodi brevi di espansione e di contrazione.

L’indicatore composito anticipatore è stato costruito selezionando, fra le variabili considerate, quelle dotate delle più spiccate proprietà anticipatrici rispetto ai movimenti del ciclo aggregato, misurato con l’indicatore coincidente. Tali variabili sono state aggregate in un indice sintetico che, sulla base del comportamento passato, sembra fornire utili indicazioni per la previsione a breve termine. Per gli ultimi 25 anni esso ha infatti anticipato con regolarità le svolte dell’indicatore coincidente, in media di circa 5 mesi. La capacità previsiva dell’indicatore anticipatore è stata confermata dall’analisi econometrica.

Pubblicato nel 2000 in: Giornale degli economisti e annali di economia, v. 60, 2, pp. 147-220