N. 353 - C'è un Equity Premium Puzzle in Italia?Uno sguardo ai rendimenti delle attività finanziarie, al consumo e alla struttura finanziaria nell'ultimo secolo

Go to the english version Cerca nel sito

di Fabio Panetta e Roberto Violigiugno 1999

Questo lavoro ricostruisce le serie italiane dei rendimenti reali dei titoli, dei depositi bancari e postali e dei titoli di stato a lungo termine dal 1860 fino a oggi. Nel lungo periodo il rendimento medio realizzato dalle azioni è risultato molto più elevato rispetto a quello dei titoli di Stato e dei depositi bancari e postali. Tuttavia, questa conclusione è fortemente influenzata dal crollo eccezionale del valore reale dei titoli di stato e dei depositi bancari dovuto alla iperinflazione registratasi in concomitanza con le due guerre mondiali. Nel corso dell’intero periodo considerato ci sono state fasi alterne, legate prevalentemente all’andamento del ciclo economico e alle principali modifiche istituzionali intervenute, durante le quali il rendimento delle azioni è stato talvolta superiore e talvolta inferiore a quello degli altri strumenti finanziari.

Nel complesso, il mercato italiano dei titoli ha fatto registrare per gli investitori rendimenti di lungo periodo paragonabili a quelli degli altri principali paesi, sebbene una larga quota del premio per il rischio sulle azioni nell’intero periodo possa essere attribuita in buona parte alla performance nel corso dei periodi di iperinflazione delle due guerre. Tuttavia, il profilo di rischio-rendimento delle azioni italiane, a causa della più elevata volatilità, risultava meno favorevole rispetto a quelle quotate sui mercati stranieri. Inoltre, il rendimento medio delle azioni italiane negli ultimi 30 anni (fino al 1994) - arco di tempo nel quale la crescita dei corsi dei titoli ha tenuto a malapena il passo segnato dal tasso di inflazione dei prezzi al consumo - si distacca nettamente da quello dei principali mercati azionari mondiali.

L’analisi econometrica, effettuata nel periodo 1892-1993, segnala la presenza sul mercato azionario italiano di un elevato premio per il rischio richiesto per la detenzione di azioni (equity premium puzzle). I rendimenti attesi sui titoli di stato sono invece approssimativamente in linea con i valori teorici. Le stime mostrano che sia i rendimenti attesi sui titoli di stato sia quelli sulle azioni includono un premio per il rischio di inflazione. Per i titoli di stato tale premio è stimato in circa 0,8 punti percentuali su base annua; per le azioni lo stesso premio risulta inferiore.

Testo della pubblicazione