Molti studi empirici hanno individuato esternalità infra- e intra-industriali sotto forma di “spillover” locali nella ricerca. Questo lavoro fa delle ipotesi, che riflettono queste regolarità empiriche, per analizzare le loro implicazioni nella collocazione delle attività economiche tra due regioni. Le due ipotesi principali sono che l’attività di ricerca e sviluppo (R&S): garantisce un tasso di crescita di equilibrio positivo per il prodotto aumentando la produttività del lavoro; è caratterizzata da spillover di conoscenza infra-industriali e intra-industriali geograficamente limitati. L’esistenza di costi di trasporto dei beni di consumo da una regione all’altra, assieme a rendimenti di scala crescenti nella produzione, introducono una forza centripeta; a questa si oppone una forza centrifuga associata ai costi di congestione: operatori che vivono in aree affollate subiscono una riduzione del livello di utilità. In equilibrio possono emergere differenti configurazioni nel collocamento geografico di aziende di ricerca e manifatturiere. Dove i costi di trasporto sono più alti (i costi di congestione sono più bassi) dominano le forze centripete e tutte le attività economiche finiscono concentrate in una regione. Col diminuire dei costi di trasporto (con l’aumento dei costi di congestione), diviene più probabile un equilibrio con entrambi i tipi di attività in entrambe le regioni.
N. 331 - Ricerca e sviluppo, "spillover" regionali e collocazione delle attività economiche
Testo della pubblicazione
- N. 331 - Ricerca e sviluppo, "spillover" regionali e collocazione delle attività economiche (solo in inglese) pdf 128.6 KB Data pubblicazione: 25 marzo 2007