N. 328 - Il comportamento del dollaro e i tassi di cambio in Europa: evidenza empirica e possibili spiegazioni

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di Paolo Del Giovane e Alberto Franco Pozzolofebbraio 1998

L’analisi dell’andamento giornaliero dei mercati valutari spesso mette in evidenza la relazione fra l’andamento del dollaro statunitense e quello dei tassi di cambio fra le altre principali valute, in particolare la tendenza delle divise dello SME ad apprezzarsi nei confronti del marco tedesco quando il dollaro è forte. Nel presente lavoro si conduce un’analisi sistematica di tale relazione, e in particolare si esamina in che misura essa si sia modificata negli ultimi dieci anni, in cui si sono avuti: un periodo senza riallineamenti nello SME, la crisi del sistema, la sospensione della lira dal meccanismo di cambio e il ritiro della sterlina, la banda “allargata” per le altre valute e il rientro della lira. Si suggerisce altresì una possibile spiegazione di questa relazione, corredata di evidenza empirica: si dimostra che le reazioni di ciascun tasso di cambio bilaterale agli shock del valore del dollaro sono correlate al diverso orientamento delle politiche monetaria e dei cambi nei vari paesi europei, e che tali differenze sono coerenti con gli effetti potenziali delle variazioni dei tassi di cambio nei confronti del dollaro e del marco tedesco sul tasso di inflazione di ciascun paese.