N. 314 - Strozzature settoriali, limiti alla crescita e pressioni inflazionistiche

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di Piero Cipollone e Domenico Junior Marchetti

Questo lavoro analizza la rilevanza delle strozzature settoriali nell'industria italiana negli ultimi quindici anni e ne valuta l'impatto macroeconomico, attraverso l'utilizzo di un modello di programmazione lineare con dati input-output e con indici settoriali del grado di utilizzo della capacità.

Secondo i risultati del lavoro, i bottlenecks si sono concentrati nei settori che producono beni intermedi e il loro effetto in termini di accelerazione delle importazioni e di minor crescita del valore aggiunto dell'industria, a parità di crescita della domanda aggregata, non è stato trascurabile. È stato inoltre evidenziato, con riferimento al 1995, l'impatto che le strozzature avrebbero avuto sui costi di produzione, attraverso il maggiore ricorso a beni intermedi importati (cosiddetta inflazione importata).

Si è infine costruito un indicatore di pressione della domanda, che è stato utilizzato in analisi econometriche della dinamica dei prezzi alla produzione con risultati molto soddisfacenti. L'evidenza ottenuta suggerisce che un fattore importante, nei processi inflazionistici, sia la tensione della capacità nei settori "critici" (ovvero quelli maggiormente sollecitati dalle interazioni settoriali), piuttosto che quella media nell'economia, rappresentata dai tradizionali indicatori aggregati di output gap.

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