N. 294 - La povertà tra i minorenni in Italia: dimensioni, caratteristiche, politiche

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di Luigi Cannari e Daniele Franco

Questo lavoro esamina le condizioni economiche dei nuclei familiari italiani con figli minorenni, avvalendosi dei dati dell'indagine sui bilanci delle famiglie condotta dalla Banca d'Italia. In particolare, esso stima la diffusione e l'intensità che la povertà assume tra questi nuclei.

I risultati evidenziano che in Italia l'incidenza della povertà tra i minorenni è superiore a quella che si riscontra fra le altre classi di età, comprese quelle anziane. Inoltre, essa non mostra alcuna tendenza alla flessione; al contrario, la diffusione della povertà tra gli anziani si è ridotta considerevolmente, raggiungendo livelli nettamente inferiori a quelli riscontrati per l’intera popolazione.

La povertà tra i minori ha in Italia caratteristiche diverse e per certi aspetti più "tradizionali" rispetto a quelle che si riscontrano in vari altri paesi occidentali, dove è fortemente connessa con la diffusione di nuclei familiari composti da un solo genitore con figli. In Italia, i minorenni appartenenti a famiglie monoparentali costituiscono una percentuale molto modesta del numero complessivo di minori in condizione di povertà. Tali famiglie, che presentano un rischio di povertà superiore a quello delle coppie con figli, sono infatti relativamente poco diffuse. Quando si trovano in condizioni di povertà, esse presentano una situazione economica particolarmente sfavorevole.

Nell'ambito dei nuclei con due genitori, l'incidenza dei casi di povertà è relativamente più elevata per i minori appartenenti a nuclei con più di due figli o a nuclei in cui solo uno dei genitori ha un impiego. È altresì relativamente molto elevata per i minori che vivono nel Mezzogiorno.

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