In questo lavoro si tenta l'applicazione di una procedura di analisi discriminante al caso di aziende di credito. L'universo preso in esame è quello delle Casse rurali e artigiane (oggi dette banche di credito cooperativo) nel periodo 1984-1992. La procedura muove da una classificazione in due categorie delle banche considerate: quelle "in crisi" (cioè poste in liquidazione o in amministrazione straordinaria durante il periodo considerato) e quelle "sane"; usa dati di bilancio per selezionare indicatori ex post caratteristici dei due stati, che consentano di discriminare ex ante le banche a rischio di crisi dalle altre. La procedura, puramente empirica, dà risultati statisticamente soddisfacenti: vincolando al 5 per cento la probabilità di errore nella classificazione (qualificare come "sana" una banca che entrerà "in crisi", e viceversa), in quasi il 70 per cento dei casi la procedura fornirebbe ex ante (uno o due anni prima) la giusta indicazione, e nel 25 per cento circa una indicazione ambigua. Nella previsione a due anni di distanza i risultati sono migliori di quelli generalmente riportati in letteratura.
N. 258 - L'analisi discriminante per la previsione delle crisi delle "micro-banche"
Testo della pubblicazione
- N. 258 - L’analisi discriminante per la previsione delle crisi delle “micro-banche” pdf 6.9 MB Data pubblicazione: 30 novembre 1995