N. 206 - Aspetti economici e normativi dell'attività degli enti creditizi rilevante per la riallocazione della proprietà

Il lavoro esamina in primo luogo il ruolo che può essere svolto dagli enti creditizi nel mercato della riallocazione della proprietà delle imprese, individuando nelle attività di credito, di consulenza e di partecipazione le tre funzioni bancarie rilevanti per la riallocazione.

Successivamente viene svolta una ricognizione storica della regolamentazione che ha riguardato l'esercizio di alcune di quelle funzioni, evidenziando i vincoli normativi che possono averne ostacolato lo sviluppo. Nella disciplina delle partecipazioni si osserva una graduale apertura all'esercizio di tale attività da parte degli enti creditizi: all'inizio consentita liberamente solo ad alcuni istituti hi credito speciale, la detenzione di partecipazioni è stata estesa nel 1981 agli altri istituti di credito mobiliare e nel 1987 alle aziende di credito, attraverso apposite società di merchant banking. Recentemente, con il recepimento nel nostro ordinamento delle direttive comunitarie, è stato consentito l'intervento diretto delle banche nel capitale delle imprese non finanziarie, sulla base di limiti prudenziali, patrimoniali e di separatezza.

Vengono infine presentate alcune prime parziali evidenze empiriche sull'attività di merchant banking svolta direttamente e indirettamente dagli enti creditizi italiani. Da esse emerge che sia l'intervento diretto in partecipazioni in imprese industriali e commerciali da parte degli enti creditizi abilitati sia l'attività svolta in via indiretta, attraverso le società di merchant banking, sono stati, con rilevanti eccezioni, complessivamente modesti.

Il lavoro fa parte del progetto di ricerca sul mercato della proprietà e del controllo delle imprese, promosso dalla Banca d'Italia. I risultati della prima fase della ricerca sono stati esposti e discussi nel corso di un seminario svoltosi presso la Sadiba (Perugia) nei giorni 19-20 marzo 1993.