N. 149 - Concorrenza e redditività nell'industria bancaria: un confronto internazionale

Ai margini del dibattito sul processo di liberalizzazione che sta interessando i mercati monetari e finanziari, ci si interroga sulle possibili conseguenze per gli intermediari bancari dei diversi paesi; i processi in atto metteranno infatti in diretta competizione intermediari che fino ad ora hanno operato su mercati variamente segmentati con livelli di efficienza, margini e risultati di gestione sostanzialmente differenti.

L'analisi empirica, condotta in questo lavoro su un campione non casuale di 90 aziende di credito di grandi dimensioni operanti in 18 paesi per il periodo 1985-1987, consente di risalire alle determinanti del processo di formazione dei risultati di gestione, esplicitando accanto alle variabili che caratterizzano i mercati nazionali, quelle che più direttamente riflettono specifici comportamenti aziendali. Operando questa distinzione emergono significative differenze tra i diversi paesi; in particolare per le istituzioni sottoposte a maggiori pressioni competitive risultano determinanti le scelte finalizzate ad aumentare il controllo del mercato e a migliorare l'efficienza microeconomica.

Alla luce dei risultati ottenuti si può concludere che la prospettiva di una distribuzione asimmetrica dei benefici e dei costi derivanti dal processo di integrazione può essere allontanata solo se le banche che hanno operato per molto tempo in contesti variamente protetti sapranno recuperare i ritardi accumulati.

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