Il lavoro esamina l'evoluzione della raccolta dei fondi comuni mobiliari italiani nel periodo 1987-1989. Tra le cause principali del calo delle sottoscrizioni negli anni in esame l'analisi individua i mutamenti della struttura del mercato finanziario italiano e l'accresciuta concorrenza nel comparto delle attività a basso rischio; la rispondenza solo parziale dei prodotti offerti da alcuni fondi alla domanda dei risparmiatori.
I rendimenti sono analizzati utilizzando sia il Capital Asset Pricing Model sia l'Arbitrage Pricing Theory; pur con ampie oscillazioni individuali, i risultati dei fondi non sono statisticamente diversi da quelli giustificati dai parametri di rischio. In analogia con precedenti studi dei mercati esteri e italiani, per il complesso del settore i rendimenti al netto del premio al rischio risultano inferiori a zero in conseguenza delle difficoltà nell'anticipare l'evoluzione futura dei fattori.