N. 136 - Le attività finanziarie delle famiglie italiane.Risultati di un'integrazione tra le indagini campionarie condotte dalla Banca d'Italia e dalla Banca Nazionale del Lavoro

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di L. Cannari, G. D'Alessio, G. Raimondi e A. I. Rinaldi

L'analisi della distribuzione delle attività finanziarie tra le famiglie ha incontrato finora limiti nella disponibilità di informazioni, per la cui raccolta le indagini campionarie costituiscono una fonte di primaria importanza. Il presente lavoro descrive un'integrazione tra le informazioni rilevate nelle indagini della Banca d'Italia e della Banca Nazionale del Lavoro. L'utilità di una tale integrazione deriva dalle diverse caratteristiche delle due rilevazioni; l'indagine della Banca d'Italia, a causa della reticenza degli intervistati, rileva in maniera imprecisa i comportamenti finanziari su un campione rappresentativo della popolazione italiana; l'indagine della Banca Nazionale del Lavoro, grazie alle particolari modalità seguite nella rilevazione, raccoglie tali informazioni con un maggiore grado di attendibilità, su un campione rappresentativo della propria clientela. L'integrazione tra le due fonti è quindi volta a costruire un insieme di informazioni a livello disaggregato che sia rappresentativo dell'universo delle famiglie italiane e meno affetto dalle distorsioni determinate dai fenomeni di reticenza. Il metodo si basa prevalentemente su un confronto tra i risultati delle due indagini e sulla conseguente correzione dei dati rilevati dalla Banca d'Italia, relativamente sia alla diffusione degli strumenti sia al valore delle attività finanziarie. I risultati ottenuti costituiscono la base di partenza per l'approfondimento a livello microeconomico del comportamento delle famiglie in campo finanziario.

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