N. 124 - Redditi da lavoro dipendente: un'analisi in termini di capitale umano

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di Luigi Cannari, Guido Pellegrini e Paolo Sestito

Nella ricerca si esamina, con riferimento all'Italia, la validità della tradizionale teoria del capitale umano per la spiegazione dei differenziali retributivi. Dopo aver considerato il problema della specificazione del modello, si valutano le differenze esistenti tra i settori di attività economica e le aree geografiche nella relazione tra retribuzioni, scolarità ed età. Alcune sperimentazioni preliminari vengono condotte anche in tema di selection bias, con riferimento all'endogeneità della scelta tra settore pubblico e privato.

L'esame metodologico compiuto evidenzia che la tradizionale formulazione del modello di capitale umano non è del tutto adeguata per spiegare i differenziali retributivi, anche se alcune indicazioni possono essere tratte dal modello. In particolare, il rendimento della scolarità non appare in Italia molto elevato ed emergono differenze non trascurabili tra i settori di attività; in quelli più dominati da meccanismi istituzionali, come il comparto pubblico e i trasporti, la rilevanza della scolarità è minore e più piatto è il pattern temporale delle retribuzioni.

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