N. 123 - Disoccupazione e dualismo territoriale

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di Giorgio Bodo e Paolo Sestito

La ricerca considera il recente andamento differenziato del mercato del lavoro nelle regioni meridionali e centro-settentrionali del paese; la disoccupazione si avvia ad essere infatti prevalentemente concentrata nel Sud. Tale diversa dinamica non è dovuta unicamente al differente andamento demografico, ma anche, nel più recente passato, alla riduzione dei livelli occupazionali nel Mezzogiorno.

Nell'analisi vengono considerate le determinanti di domanda ed offerta di lavoro nelle due circoscrizioni, evidenziando i vincoli che allo sviluppo complessivo del paese possono derivare dal dualismo territoriale. Nella ricerca si argomenta che l'andamento divergente della disoccupazione tra Sud e Centro-Nord potrebbe causare spinte salariali eccessive pur in presenza di un ancor ampio livello medio di risorse lavorative inutilizzate. La dipendenza del Mezzogiorno dalle risorse esterne canalizzate dalla finanza pubblica, creando un onere per quest'ultima, renderebbe poi più difficile il rientro del deficit pubblico. Gli obiettivi della politica per il Mezzogiorno sono pertanto individuati nel superamento della dipendenza di quest'ultimo dalle risorse esterne, il che implica l'ineludibilità di una fase di industrializzazione del Sud, e nell'incentivazione dell'impiego del fattore lavoro. Gli interventi in proposito auspicati comprendono, oltre ad azioni in materia di infrastrutture produttive ed ambientali, anche la creazione di un significativo differenziale nel costo del lavoro tra le due aree del Paese.

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