Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi, n. 56 - 2012Supplementi al Bollettino Statistico - Indagini campionarie

Tra il 21 settembre e il 22 ottobre scorso le Filiali della Banca d'Italia hanno condotto il XX sondaggio congiunturale, intervistando 4.151 imprese con almeno 20 addetti, di cui 2.918 appartenenti all’industria in senso stretto e 1.233 ai servizi privati non finanziari. Contestualmente è stato condotto anche il consueto sondaggio presso un campione di 516 imprese del settore delle costruzioni con almeno 20 addetti.

I principali risultati

Imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi

  • quasi il 60 per cento delle imprese conferma per il complesso del 2012 una spesa per gli investimenti in linea con quella programmata a inizio anno; il saldo tra quelle che segnalano una revisione al rialzo e quante ne indicano una riduzione rispetto ai piani è negativo (-20 punti percentuali)
  • i giudizi sulla spesa per investimenti dell’anno prossimo restano improntati alla cautela: il saldo tra la quota di aziende che prospettano, rispettivamente, valori superiori e inferiori a quelli del 2012 è pari a circa -14 punti percentuali
  • il 32,9 per cento delle imprese industriali valuta che la capacità produttiva tecnica installata in Italia si sia ridotta rispetto al picco ciclico più recente della propria attività, mentre il 16,3 per cento ne riporta un incremento
  • il saldo percentuale tra le imprese che indicano un incremento della domanda di prestiti e quante ne segnalano una riduzione si è ridotto rispetto alla scorsa primavera (a 12,5 punti percentuali da 17), ma risulta in lieve aumento nelle valutazioni prospettiche (14,4 punti)
  • per i primi nove mesi dell’anno in corso il saldo percentuale tra i giudizi di aumento e quelli di diminuzione del fatturato rispetto al corrispondente periodo del 2011 è negativo (-28 punti percentuali contro +14 nel 2011)
  • quasi la metà delle imprese segnala una sostanziale stazionarietà dei livelli occupazionali nell’anno in corso rispetto al 2011, le altre imprese riportano per la gran parte un calo dell’occupazione
  • nel 2012 è aumentato il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG): circa un terzo delle imprese industriali ne ha fatto richiesta, a fronte del 21,8 per cento dell’anno scorso. Le richieste sono state superiori tra le società di grandi dimensioni
  • circa metà delle società prefigura un risultato di esercizio in utile per l’anno corrente, mentre il 30,2 per cento ne anticipa una perdita; il saldo tra le due percentuali è basso nel confronto storico
  • l’apertura o l’ampliamento di nuovi stabilimenti entro il 2013, sia in Italia sia all’estero, sono ritenuti probabili dal 7 per cento delle aziende. Le prospettive di chiusura o ridimensionamento di siti produttivi riguarderebbero impianti ubicati all’estero per il 2,5 per cento delle imprese, per il 7,8 per cento stabilimenti localizzati in Italia.

Imprese delle costruzioni

  • per il 2012, il 16,2 per cento delle imprese segnala un aumento del valore della produzione rispetto all’anno precedente, contro il 62,2 che ne prospetta un calo (erano rispettivamente il 20,9 e il 51 per cento nel sondaggio dello scorso anno)
  • le prospettive per il 2013 sono orientate ancora al ridimensionamento (il saldo tra imprese che prevedono un aumento e imprese che prefigurano una diminuzione della produzione è negativo e pari a 24,1 punti percentuali).

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