Nel 2021 la Banca d'Italia ha ricevuto quasi 9.900 esposti privatistici, in diminuzione del 12 per cento rispetto al 2020. Il dato resta comunque superiore rispetto al quinquennio precedente la crisi pandemica (in particolare 20 per cento in più nel confronto con il 2019). La riduzione è proseguita nel primo trimestre del 2022 (poco più di 2.300 segnalazioni, il 15 per cento in meno rispetto al corrispondente periodo del 2021).
L'esame delle lamentele presentate nel corso del 2020 si è concluso con esito favorevole per il cliente (in tutto o in parte) nel 42 per cento dei casi, anche a seguito delle interlocuzioni della Banca d'Italia con i singoli intermediari.
Nel 2021 si è confermato l'andamento crescente, già emerso nel 2020, delle segnalazioni relative alle truffe online, specie di quelle sui pagamenti digitali, in particolare attraverso tecniche di furto delle credenziali. Sono in crescita anche le segnalazioni sull'impossibilità di aprire conti di pagamento e di base, spesso da parte di soggetti che versano in condizioni, anche temporanee, di disagio economico o sociale. Sono arrivate inoltre prime lamentele su un nuovo fenomeno, diffuso soprattutto all'estero e conosciuto come "compra ora, paga dopo" (buy now pay later), una forma di credito attraverso la quale il consumatore acquista beni o servizi (spesso di importo contenuto) online oppure presso punti vendita fisici, posticipando il momento del pagamento o beneficiando di addebiti rateali.
Da luglio del 2021 la Banca d'Italia si avvale di una nuova procedura (EspTech) che utilizza tecniche di intelligenza artificiale per migliorare l'analisi del patrimonio informativo desumibile dagli esposti privatistici.