I rischi derivanti dal cambiamento climatico, dalla perdita di biodiversità, da condizioni sociali e lavorative deteriorate e da meccanismi di governo delle imprese inadeguati - i cosiddetti rischi ambientali, sociali e di governo societario (environmental, social and governance, ESG) - influiscono sulla crescita effettiva e potenziale dell'economia.
Il ruolo principale nel contrastare il cambiamento climatico e i rischi ESG spetta ai governi. Questi rischi sono tuttavia importanti anche per le banche centrali e le autorità di vigilanza, in quanto possono condizionare la loro capacità di conseguire gli obiettivi istituzionali relativi alla stabilità dei prezzi, del sistema finanziario e dei singoli intermediari.
Per le banche centrali tali rischi rilevano anche ai fini della loro attività di investitori istituzionali. Dal 2019 la Banca d'Italia ha iniziato a utilizzare criteri ESG nella gestione dei propri portafogli non di politica monetaria. Nella Carta degli investimenti sostenibili, pubblicata nel 2021, la Banca ha definito tre linee di azione strategica: (a) promuovere la diffusione di informazioni sulla sostenibilità da parte degli emittenti e degli operatori del sistema finanziario; (b) integrare i principi ESG nella gestione dei propri investimenti, contribuendo così alla diffusione di buone pratiche in questo campo; (c) pubblicare dati e analisi sulla finanza sostenibile, comunicare periodicamente i risultati conseguiti, nonché contribuire alla diffusione della cultura ESG nel sistema finanziario e tra i cittadini.
Il Rapporto annuale sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici della Banca d'Italia descrive il modo in cui l'Istituto gestisce l'attività d'investimento dei propri portafogli non di politica monetaria, e in particolare come tiene conto dei rischi di sostenibilità e climatici.
Il Rapporto si ispira alle raccomandazioni elaborate dalla task force per la diffusione di informazioni finanziarie collegate ai rischi climatici (Task force on climate-related financial disclosures, TCFD) e dal Network for Greening the Financial System (NGFS), cui la Banca aderisce dal 2019. Il Rapporto dedica un capitolo a ciascuno dei quattro profili indicati dalla TCFD: (a) il governo degli investimenti; (b) la strategia; (c) la gestione dei rischi; (d) gli indicatori e gli obiettivi.