Rapporto sulla convergenza BCE - 2002

Nel Rapporto sulla convergenza predisposto quest’anno in base all’articolo 122, paragrafo 2, del Trattato, la Banca centrale europea (BCE) utilizza lo schema di valutazione applicato nei Rapporti sulla convergenza prodotti dall’Istituto monetario europeo (IME) nel marzo 1998 e dalla BCE nel maggio 2000, per esaminare, con riferimento alla Svezia, se sia stato conseguito un grado elevato di convergenza sostenibile nonché il rispetto dei requisiti legali richiesti alle Banche centrali nazionali (BCN) per diventare parte integrante del Sistema europeo di banche centrali (SEBC).

Dopo l’introduzione dell’euro, avvenuta il 1° gennaio 1999 in undici Stati membri dell’Unione europea (UE) e il 1° gennaio 2001 in Grecia, sono tre gli Stati membri che non partecipano ancora pienamente all’Unione economica e monetaria (UEM). Due di questi, la Danimarca e il Regno Unito, godono di uno status speciale. In conformità con i termini dei protocolli rilevanti al riguardo e allegati al Trattato, questi paesi hanno notificato che non avrebbero partecipato alla Terza fase della UEM il 1° gennaio 1999.

Di conseguenza, rapporti sulla convergenza per questi due Stati membri devono essere predisposti solo se essi lo richiedono. Non essendo stata avanzata alcuna richiesta in tal senso, il Rapporto sulla convergenza di quest’anno riguarda esclusivamente la Svezia.

Il Rapporto sulla convergenza di quest’anno consta di tre capitoli: il capitolo I descrive gli aspetti fondamentali dell’esame della convergenza economica nel 2002; il capitolo II valuta lo stato di convergenza economica della Svezia; il capitolo III esamina la compatibilità della legislazione svedese, incluso lo Statuto della Sveriges Riksbank, con gli articoli 108 e 109 del Trattato e con lo Statuto del SEBC. [...]

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