Rapporto sulla convergenza BCE - 2000

Nel Rapporto predisposto quest’anno in base all’articolo 122, paragrafo 2, del Trattato costitutivo della Comunità europea (il “Trattato”), la Banca centrale europea (BCE) utilizza lo schema di valutazione applicato nel Rapporto di convergenza prodotto dall’Istituto monetario europeo (IME) nel marzo 1998, per esaminare – con riferimento alla Grecia e alla Svezia – il conseguimento di un grado elevato di convergenza sostenibile nonché il rispetto dei requisiti legali richiesti alle banche centrali nazionali (BCN) per diventare parte integrante del Sistema europeo di banche centrali (SEBC).

Con riferimento alla Grecia si nota, inoltre, che il 9 marzo 2000 il Ministro greco dell’Economia nazionale e delle Finanze ha indirizzato una lettera al Presidente della BCE chiedendo che venga esaminata la domanda della Grecia di abrogare il suo status di Stato membro con deroga.

Dopo l’introduzione dell’euro, avvenuta il 1° gennaio 1999, sono quattro gli Stati membri della UE che non partecipano ancora pienamente all’Unione economica e monetaria (UEM). Due di questi, la Danimarca e il Regno Unito, hanno uno status speciale. In conformità con i termini dei protocolli specifici allegati al Trattato, relativi rispettivamente alla Danimarca e al Regno Unito, questi paesi hanno notificato che non avrebbero partecipato alla Terza fase della UEM il 1° gennaio 1999. Di conseguenza, rapporti sulla convergenza per questi due Stati membri devono essere predisposti solo se essi lo richiedono. Non essendo stata avanzata alcuna richiesta in tal senso, il Rapporto di convergenza di quest’anno riguarda esclusivamente la Grecia e la Svezia. [...]

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