Rapporto annuale BCE sul 2011

Il 2011 è stato un anno eccezionale, caratterizzato  da condizioni economiche e finanziarie difficili. In tale contesto, la Banca centrale europea  ha costantemente rappresentato un’ancora di stabilità e fiducia. Ciò è evidenziato dal fatto che le aspettative di inflazione a medio-lungo termine sono rimaste saldamente ancorate all’obiettivo del Consiglio direttivo di mantenere l’inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento nel medio periodo: un successo ragguardevole, tenuto conto degli andamenti  avversi, e un’indicazione dell’alto grado di credibilità della politica monetaria della BCE.

Nel corso del 2011 l’evoluzione dei prezzi è stata influenzata in misura significativa dai rincari dell’energia e delle materie prime, che hanno determinato tassi di inflazione elevati; la variazione dei prezzi misurata sulla base dello IAPC si è collocata nella media dell’anno al 2,7 per cento. Nella prima parte dell’anno è proseguita la ripresa economica nell’area dell’euro, con il sostegno della crescita mondiale e del rafforzamento della domanda interna. Allo stesso tempo, l’inflazione complessiva ha registrato un notevole incremento agli inizi del 2011 e i rischi per le prospettive riguardanti l’andamento dei prezzi si sono spostati verso l’alto, come evidenziato dall’analisi economica.

Il ritmo dell’espansione monetaria di fondo si è gradualmente rafforzato, mentre l’abbondante liquidità potrebbe avere favorito pressioni al rialzo sui prezzi. Al fine di preservare la stabilità dei prezzi, il Consiglio direttivo ha aumentato i tassi di interesse di riferimento della BCE di 25 punti base in aprile e in luglio del 2011, dopo averli mantenuti su livelli molto bassi per quasi due anni. […]

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