N. 53 - Gli istituti di moneta elettronica

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di Vincenzo Troianoluglio 2001

La ricerca, svolta prima dell’approvazione della legge 1° marzo 2002, n. 39, che ha recepito nel nostro ordinamento le Direttive 2000/46/CE e 2000/28/CE sul tema degli istituti di moneta elettronica, ha per oggetto l’esame di tutti i principali aspetti concernenti la materia in esame. L’approfondimento condotto prende le mosse da una riflessione introduttiva (completa di un essenziale esame delle citate Direttive) sulla c.d. “società dell’informazione” e si sviluppa, di seguito, in tre parti fondamentali. La prima esamina la nozione di moneta elettronica, soffermandosi in particolare sul requisito (obbligatorio) della rimborsabilità. La successiva descrive le caratteristiche degli istituti di moneta elettronica, ossia - in base alla definizione contenuta nella Direttiva n. 2000/46/CE - dei soggetti, diversi dalle banche, abilitati insieme a queste all’emissione di strumenti di regolamento delle transazioni economiche sotto forma di moneta elettronica. Dopo la disamina dello strumento (moneta elettronica) e del soggetto (IMEL), viene analizzata l’attività di emissione di moneta elettronica e la relazione tra quest’ultima e quella (connessa) di raccolta del risparmio. Infine, il Quaderno, dopo una sintetica riflessione sulla “nuova” nozione comunitaria di raccolta di fondi rimborsabili tra il pubblico, si chiude con una valutazione delle prospettive di recepimento delle citate direttive nell’ordinamento nazionale.

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