N. 30 - L'amministrazione straordinaria delle banche nella giurisprudenza

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di Olina Capolinoottobre 1993

L'amministrazione straordinaria delle banche è un istituto la cui applicazione va generalizzandosi nel campo dell'intermediazione finanziaria. Le prescrizioni dettate dalla legge bancaria del 1936 per le "aziende di credito" (successivamente dichiarate applicabili anche agli istituti di credito speciale) sono state infatti recentemente estese a nuovi soggetti per effetto della disciplina unitaria del gruppo bancario, e risultano altresì richiamate da tutte le disposizioni sulle società di gestione di fondi comuni e sulle SICAV; una gestione commissariale, pur se non compiutamente disciplinata dalla legge, è prevista infine anche per le SIM.

Le ragioni di queste scelte legislative sono presumibilmente da ricercare nelle caratteristiche proprie dell'amministrazione straordinaria, la quale, concretizzandosi in una gestione sostitutiva dell'impresa sotto la supervisione di un organo pubblico di controllo, consente il perseguimento di molteplici obiettivi (quali l'accertamento della situazione aziendale, la rimozione delle irregolarità e la ricerca di soluzioni idonee al superamento dello stato di crisi), e rappresenta quindi uno strumento non equiparabile ad altri istituti previsti dall'ordinamento generale, e non riconducibile, in particolare, ad alcuna delle procedure concorsuali disciplinate dalla legge fallimentare.

Le peculiari finalità proprie dell'istituto e il significativo ruolo che esso può svolgere nell'ambito di controlli volti alla tutela della stabilità e dell'efficienza degli intermediari finanziari sembrano dunque favorire quella che è stata definita la "forza espansiva" dell'amministrazione straordinaria.

Nonostante la progressiva estensione del suo campo di applicazione, la struttura dell'amministrazione straordinaria è rimasta inalterata nei quasi sessant'anni di vigenza della legge bancaria del 1936; ma neanche i recenti, profondi, mutamenti normativi intervenuti nella disciplina dei controlli sull'attività bancaria hanno inciso significativamente sull'istituto, che viene confermato come un importante strumento di intervento per la soluzione di crisi reversibili delle imprese bancarie.

Le disposizioni sulla gestione straordinaria hanno comunque subito, oltre che una nuova sistemazione negli articoli del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (d.lgs. 1° settembre 1993, n. 385), alcune modificazioni, in parte attuate in occasione del recepimento della seconda direttiva e definitivamente consolidate poi nell'ambito del testo unico, in parte direttamente operate con quest'ultimo intervento legislativo, volto al complessivo riordino e coordinamento della legislazione bancaria.

Gli aspetti salienti delle innovazioni introdotte saranno di volta in volta segnalati nel corso dell'opera, la quale non intende costituire, tuttavia, una trattazione completa della materia: infatti il presente "quaderno", come già il precedente di E. Galanti sulla liquidazione coatta amministrativa, ha il precipuo scopo di raccogliere e analizzare la giurisprudenza formatasi in tema di amministrazione straordinaria delle banche, essenzialmente con l'intento di costituire uno "strumento di lavoro" per quanti si troveranno a confrontarsi con le problematiche poste dall'istituto.

Alla stessa finalità risponde la pubblicazione, in appendice, delle decisioni reperite e risultate inedite, nonché dell'indice cronologico di tutta la giurisprudenza considerata, con l'indicazione delle sentenze già pubblicate.

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