In Italia lo scorso anno sono stati ricordati i cinquant'anni della legge bancaria, che tra gli altri suoi meriti ha quello di aver introdotto, con la liquidazione coatta degli enti creditizi, una normativa specificamente preordinata ad affrontare e risolvere le crisi delle imprese bancarie.
Questo è forse lo spunto più interessante che possa venire dal contributo che mi è stato richiesto: dar conto, in una esposizione per ovvie ragioni di estrema sintesi, della singolarità e della praticità della soluzione offerta dalla legislazione italiana ai problemi complessi che vengono sollevati dalle crisi bancarie. Mi limiterò pertanto ad una schematica esposizione della normativa italiana sul punto: di come essa si sia venuta formando; della posizione che l'istituto della liquidazione coatta amministrativa ha acquisito nella sistematica dell'ordinamento; dei suoi rapporti con l'altra e più generale procedura concorsuale, il fallimento; infine della sua concreta disciplina.
In questo periodo di profondi cambiamenti non potrà, naturalmente, mancare qualche rapido cenno alle prospettive di evoluzione del sistema italiano connesse alla convinta e fattiva partecipazione dell'Italia alla Comunità Europea.
