N. 11 - Legge bancaria

L'esigenza che la normativa concernente il complesso fenomeno della raccolta del risparmio e dell'esercizio dell'attività creditizia venisse raccolta in un testo coordinato al quale i vari operatori del diritto e dell'economia potessero fare sicuro riferimento è stata avvertita da tempo. Ne è chiaro sintomo, e a livello addirittura legislativo, il D.L.C.P.S. 17 luglio 1947 n. 691 il quale, dopo avere provveduto in pochi, sintetici ma pregnanti articoli a ridisegnare la mappa delle Autorità creditizie e a stabilire il nuovo archetipo degli atti amministrativi di settore, si chiudeva con l'annuncio che si sarebbe provveduto alla raccolta in un testo unico delle disposizioni riguardanti la materia della difesa del risparmio e della disciplina della funzione creditizia.

Il solenne annuncio non fu seguito dai fatti. Alla inerzia del legislatore del tempo hanno supplito nel volgere degli anni lodevoli iniziative di esperti e di istituzioni che hanno provveduto a raccogliere ed ordinare la legislazione bancaria seguendone la lenta ma continua evoluzione. Tra queste iniziative primeggia per l'autorevolezza della fonte, la cura dell'elaborazione e l'ampiezza della diffusione quella dell'Associazione Bancaria Italiana, la quale fin dal 1950 ha ricompreso nelle sue Raccolte di testi legislativi e normativi un volume dedicato a "La legge bancaria e le altre norme essenziali in materia creditizia", che ha contato ben dieci edizioni nell'arco temporale 1950-1978, allargando l'ambito della raccolta fino a ricomprendervi la legislazione speciale riguardante le casse di risparmio, i monti di credito su pegno, le banche popolari e le casse rurali ed artigiane.

Nella attività di individuazione, studio e coordinamento della legislazione bancaria è stata naturalmente sempre presente la Consulenza Legale della Banca d'Italia, ma a questo compito essa aveva finora adempiuto in via episodica, anche se continuativa, in sede di collaborazione consultiva istituzionalmente prestata nei confronti del Direttorio della Banca e dei Servizi di vigilanza.

Da uno schema di indagine finalizzato alla soluzione di singoli problemi interpretativi la Consulenza Legale esce oggi consegnando all'attenzione degli studiosi il presente lavoro dove ha affrontato l'impegno, su invito dello stesso Governatore, della formulazione di un testo coordinato della legge bancaria, frutto della produzione legislativa sviluppatasi nel quinquennio 1936-1940, integrato ed aggiornato con la legislazione che in materia si è venuta evolvendo a ritmi sempre più serrati.

Il testo che ne è risultato, con il suo corredo di note che provvedono a richiamare articolo per articolo i successivi interventi del legislatore, in materie anche affini ma comunque collegate all'argomento trattato nell'articolo annotato, è identico a quello che è stato recentemente distribuito agli enti creditizi nella veste di volume integrativo delle Istruzioni di vigilanza.

Peraltro si è ravvisata l'utilità di far seguire al testo un'appendice dove sono stati riportati, nella loro integrale stesura originaria, che prescinde quindi dalla totale o parziale vigenza, i singoli atti normativi nell'ordine in cui si sono succeduti nel tempo a perfezionare la legge bancaria. Si è messo in tal modo a disposizione del lettore, al fine di una documentale verifica, il materiale legislativo preso in considerazione per l'elaborazione del testo.

Il lavoro che viene oggi pubblicato non intende essere considerato un punto fermo di arrivo. Il fenomeno dell'innovazione finanziaria sotto il duplice e spesso intersecantesi profilo della raccolta del risparmio e dell'erogazione del credito è ancora lontano dall'avere trovato una completa disciplina. E la Consulenza Legale della Banca d'Italia si dichiara fin d'ora pronta ad operare ulteriori integrazioni e coordinamenti man mano che saranno varati i necessari interventi normativi in materia, ben lieta se un giorno i risultati del suo tecnico impegno saranno presi a base dal legislatore per la redazione, e questa volta con forza di legge, di un definitivo testo unico della legge bancaria.

Il presente "Quaderno" non porta, a differenza di tutti gli altri finora pubblicati, i nomi degli autori. A parte l'ovvia osservazione che, trattandosi pur sempre di una opera di raccolta legislativa, un diritto alla citazione avrebbe potuto essere vantato da una schiera di eminenti studiosi che da più di un cinquantennio hanno provveduto alla formulazione tecnica dei testi di legge in discorso, resta comunque il fatto che ogni indicazione nominativa sarebbe stata inevitabilmente parziale. In effetti alle scelte interpretative che sono alla base del testo hanno dato nel tempo il loro contributo, anche se in varia misura, tutti coloro che appartengono o sono appartenuti alla Consulenza Legale della Banca e tanti dirigenti della Vigilanza nel corso di una comune attività lavorativa che continua a mostrare i frutti di una quotidiana dialettica e di una fattiva collaborazione. Lo scrupolo di non recare torto a veruno non può peraltro spingersi al punto di non citare qui l'impegno con cui i colleghi della Consulenza Claudio Clemente, Giuseppe Caruso e Carlo Taglienti hanno curato in questi ultimi mesi la delicata fase dell'approntamento del testo.

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