In questo articolo si esamina il ruolo svolto dal contante nel crimine. Le nostre fonti comprendono ricerche di economisti (che indicano presenza di un legame tra il contante e corruzione/economia sommersa), lavori di criminologi, rapporti di istituzioni internazionali e forze di polizia. Nel complesso, le opinioni differiscono su come rappresentare questo ruolo, dato che il contante potrebbe in generale essere considerato un elemento del crimine (la nostra opinione) fino a esserne considerato un catalizzatore o perfino la causa. L'eterogeneità di valutazioni in parte riflette la circostanza che in questo campo è difficile disporre di dati di buona qualità con sufficiente profondità temporale. Un ulteriore elemento di complessità attiene alla natura trasversale del crimine come attività economica; ad esempio, è verosimile che il contante pesi nella vendita al dettaglio di droghe e meno nelle transazioni all'ingrosso. Per ultimo, questo ruolo va esaminato anche tenute presenti la complessità e dimensione finanziaria del crimine al giorno d'oggi, compresa la transizione in corso verso le cripto attività e il Darknet. L'articolo esplora anche quest'ultima dimensione.
N. 25 - Il falò delle banconote
Testo della pubblicazione
- N. 25 - Il falò delle banconote pdf 2.6 MB (testo in inglese) Data pubblicazione: 19 luglio 2022