Indagine Sole 24 Ore-Banca d'Italia sulle aspettative di inflazione e crescita - marzo 2004

Sono state intervistate 496 imprese con almeno 50 addetti, estratte casualmente dagli archivi della CERVED. Le interviste sono state condotte dalla Poster S.r.l. tra il 27 febbraio e il 29 marzo.

Sintesi dei risultati

Inflazione al consumo

In Italia l'inflazione attesa per i prossimi dodici mesi è pari al 2,4 per cento, in diminuzione rispetto alla precedente rilevazione (2,7 per cento). Nell’area dell’euro l'inflazione attesa si attesta al 2,1 per cento (contro il 2,2 per cento riscontrato nella rilevazione di settembre). Il differenziale del tasso di inflazione atteso in Italia e nell'area dell'euro risulta inferiore rispetto a quello registrato nel trimestre precedente. Le imprese di maggiori dimensioni presentano aspettative di un rialzo dei prezzi al consumo leggermente più contenute rispetto alla media.

Variazione dei prezzi di vendita delle imprese

L’aumento medio atteso dei prezzi delle imprese intervistate per i prossimi 12 mesi, pari all'1,7 per cento, risulta in crescita rispetto al valore registrato in dicembre (1,1 per cento). L'aumento dei prezzi delle materie prime è il fattore che ha maggiormente influenzato tale dinamica.

Andamento dell'attività e del fatturato

Negli ultimi tre mesi, circa la metà delle imprese che ha partecipato all'indagine non ha rilevato alcuna variazione nel proprio livello di attività (in particolare le unità localizzate al Centro). Il 38,4 per cento delle imprese intervistate ha visto accrescere l'attività complessiva (soprattutto le grandi imprese e quelle localizzate nel Nord est e nel Sud e Isole), mentre il 12,2 per cento ha subìto una contrazione (più accentuata per le imprese di piccola dimensione e per localizzate nel Nord-ovest). Rispetto alla rilevazione di dicembre la percentuale di imprese che hanno registrato un calo nella propria attività diminuisce, mentre la quota di imprese che hanno registrato un aumento cresce. Per i prossimi tre mesi, il 53,3 per cento delle imprese si attende che il livello della propria attività aumenti, mentre solo il 7,6 per cento ritiene che diminuirà. Le imprese localizzate al Centro, quelle di grandi dimensioni od operanti nei servizi non commerciali risultano ancora più ottimiste circa l'andamento della propria attività. Nelle stime delle imprese, il tasso di crescita del fatturato per il 2004 sarebbe pari al 3,7 per cento in termini nominali, un valore simile a quello registrato nel dicembre del 2003 (3,5 per cento). Il risultato sarebbe più positivo per le imprese operanti nel commercio e per quelle localizzate nel Sud e Isole.

Intenzioni di investimento

Rispetto a tre mesi fa, la maggior parte delle imprese intervistate, in particolare quelle di grandi dimensioni, ha mantenuto invariate le proprie intenzioni di investimento (70,6 per cento). Le imprese che li hanno modificati si ripartiscono equamente nel prevedere un rialzo o un ribasso (14,7 per cento); in particolare, le revisioni verso l’alto delle imprese del Nord est e del settore commerciale sono controbilanciate da quelle, di segno opposto, delle imprese piccole, di quelle del settore manifatturiero e di quelle localizzate nel Nord ovest. La dinamica delle intenzioni di investimento è determinata per l’intero campione soprattutto dall’evoluzione della domanda. Le unità che intendono rivedere verso l’alto le proprie intenzioni di investimento sono motivate da fattori tecnologici, laddove quelle che dichiarano prospettive in peggioramento sono influenzate dalla difficoltà di reperire finanziamenti e da fattori socio-politici.

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