Indagine Sole 24 Ore-Banca d'Italia sulle aspettative di inflazione e crescita - marzo 2003

Il sondaggio ha riguardato un campione casuale di 406 imprese con almeno 50 addetti, estratto dagli archivi della CERVED. Le interviste sono state condotte dalla Poster S.r.l. tra il 20 febbraio e il 20 marzo.

Sintesi dei risultati

Inflazione al consumo

In Italia l'inflazione attesa è pari al 2,8 per cento, in lieve aumento rispetto alla precedente rilevazione (2,7 per cento). Nell’area dell’euro, l'inflazione nei prossimi dodici mesi si attesterebbe, come nella precedente rilevazione, al 2,3 per cento. In entrambi i casi le imprese di maggiori dimensioni presentano aspettative di un rialzo dei prezzi al consumo più contenute rispetto alla media.

Variazione dei prezzi di vendita delle imprese

L’aumento medio atteso dei prezzi praticati dalle imprese intervistate nei prossimi 12 mesi è pari all'1,5 per cento, in lieve diminuzione rispetto alla precedente rilevazione (1,7 per cento) e inferiore al tasso di inflazione al consumo previsto per lo stesso periodo (2,8 per cento). Tra i fattori che influiscono sui prezzi praticati dalle imprese intervistate, nessuno in particolare sembra avere un impatto di rilievo. Per tutti il punteggio medio, in valore assoluto, non supera 1 (“modesto”). Le imprese individuano tra i fattori alla base di un rialzo dei prezzi gli andamenti del costo del lavoro e dei prezzi delle materie prime (la cui influenza è cresciuta rispetto alla precedente rilevazione); all'opposto la dinamica della domanda non parrebbe influire sulle variazioni dei listini.

Andamento dell'attività e del fatturato

Negli ultimi tre mesi, quasi la metà delle imprese che hanno partecipato all'indagine - e in particolare le unità localizzate al Centro e al Sud e Isole - non ha rilevato alcuna variazione nel proprio livello di attività. Il 37,3 per cento delle imprese intervistate ha visto accrescere l'attività complessiva (soprattutto le imprese di grandi dimensioni, quelle operanti nel settore del commercio e quelle localizzate nel Nord), mentre il 16,8 per cento ha subìto una contrazione (più accentuata per le imprese del Nord-ovest e per quelle di piccole dimensioni). Per i prossimi tre mesi, il 41,7 per cento delle imprese si attende che il livello della propria attività rimanga invariato, il 51,6 per cento che tale livello aumenti e il rimanente 6,7 per cento che diminuisca. Le imprese localizzate al Centro e quelle di grandi dimensioni risultano lievemente più ottimiste circa l'andamento della propria attività. All'opposto le imprese nella classe di addetti 200-999 e quelle manifatturiere presentano un numero maggiore di unità che prevede un rallentamento della propria attività. Il tasso di crescita atteso del fatturato per il 2003 risulta del 5,9 per cento in termini nominali, un valore sostanzialmente in linea con quello registrato nell’ultimo trimestre del 2002 (5,7 per cento). La crescita attesa del fatturato risulta più contenuta per le imprese localizzate al Sud e Isole (4,0 per cento), mentre appare più sostenuta per le imprese con meno di 200 addetti (7,4 per cento).

Intenzioni di investimento

Rispetto a tre mesi fa, la maggior parte delle imprese intervistate non ha modificato i propri piani di investimento (72,2 per cento). Fra le imprese che li hanno modificati, al contrario della precedente rilevazione, prevale una leggera tendenza al ribasso (18,8 per cento contro l’8,9 per cento). Una revisione al rialzo delle intenzioni di investimento si registra fra le imprese del commercio e per quelle situate nel Nord-est; una revisione al ribasso sembra caratterizzare in particolare le imprese di piccole dimensioni, quelle manifatturiere e le unità localizzate nel Nord-ovest e nel Sud e Isole. La decisione delle imprese di aumentare i propri investimenti, è determinata soprattutto da fattori tecnologici e dall'evoluzione della domanda. Al contrario, il contenimento dei piani di investimento viene imputato in particolare al deterioramento della domanda, alle difficoltà nel reperire le risorse finanziarie e allo scenario socio-politico.

Domanda monografica

In Italia, per il semestre febbraio-luglio 2003, la variazione attesa dei prezzi al consumo è del 2,9 per cento, contro il 2,7 per cento del semestre agosto 2002-gennaio 2003.

Testo della pubblicazione